Questo è il motivo più frequente per cui la pianta di rosmarino avvizzisce. In pochi ci pensano, ma può rovinarla nel giro di pochi giorni.
Il rosmarino rientra nella categoria delle piante aromatiche. È usatissima in cucina e può essere utilizzata in tanti modi diversi. C’è chi la mette sul pollo, chi la sfrutta per insaporire le patate e chi, addirittura, la distribuisce sulle focacce. Ha un gusto delicato, leggermente aspro e facilmente riconoscibile. Non copre il sapore degli alimenti con cui entra in contatto, ma li esalta in un mix unico e delizioso.

Molte persone decidono di acquistare l’intera piantina per coltivarla a casa in completa autonomia. Si pensa che la sua gestione non presenti particolari criticità e, per questo motivo, quando la si vede appassire, ci si resta malissimo. Nella maggior parte dei casi, la colpa è da attribuire a un fattore ben preciso. Lo fanno quasi tutti, non sapendo di essere in errore.
Come non far seccare il rosmarino: è questo l’errore che lo rovina
Il rosmarino è una pianta resistente, in grado di adattarsi a tante situazioni climatiche differenti. Il colore delle foglie indica il suo stato di salute. Se sono verdi e brillanti, significa che è in perfette condizioni. Sfumature gialle o marroni devono far sorgere qualche domanda. Nelle fasi iniziali, si è ancora in tempo per recuperare. Basta scoprire la causa del malessere per correre ai ripari.
Nella maggior parte dei casi, il problema sta in un gesto quotidiano che fanno quasi tutti. Credono di prendersi cura della piantina e di favorire il suo benessere, ma ottengono solo l’effetto contrario. Si sta parlando della quantità d’acqua con cui viene annaffiata. Spesso, per paura di non dargliene abbastanza, si tende a esagerare.

Non bisogna dimenticare che il rosmarino nasce nelle zone mediterranee, dove c’è molto sole e un terreno sostanzialmente asciutto. La terra del vaso non deve essere sempre umida perché farà marcire la pianta, impedendole di respirare correttamente. Per non sbagliare, è meglio attendere un po’ tra un’irrigazione e l’altra. Quando la terra apparirà asciutta, allora, si potrà procedere con quella successiva.
Ovviamente, non bisogna passare da un eccesso all’altro. Evitare di annaffiare la pianta per diversi giorni è dannoso quanto farlo continuamente. Gli esperti consigliano di farlo una o due volte a settimana in primavera, estate e autunno e una volta ogni due settimane in inverno. Questi dati devono essere adattati allo stato della pianta. Bisogna osservarla e prendere nota delle sue reazioni. Ogni cambiamento è meritevole di attenzione. Così facendo, il rosmarino resterà fresco e in salute.