Questi formaggi possono essere consumati anche dalle persone intolleranti al lattosio. La lista è piuttosto lunga.
L’intolleranza al lattosio è diffusissima tra la popolazione generale. In queste persone, l’enzima incaricato non riesce a digerire lo zucchero presente nel latte. Questo, di conseguenza, porta a svariati sintomi. C’è chi avverte solo un leggero mal di pancia e chi, invece, comincia a sperimentare manifestazioni cliniche poco gestibili.
Tanti individui intolleranti credono di non poter assumere alcun tipo di formaggio. La realtà, però, è ben diversa. Ce ne sono alcuni che vanno bene anche per loro. È importante sapere con esattezza di quali si tratta. Questo semplificherà la gestione della propria dieta e ridurrà al minimo il rischio di imbattersi in un prodotto non indicato.
Davanti a problemi di tipo digestivo, la prima cosa da fare è quella di prendere in considerazione una possibile intolleranza al lattosio. Colpisce anche i bambini e l’unico modo per far cessare i sintomi è quello di smettere di assumere la sostanza incriminata. Ovviamente, ci sono forme più severe di altri. In questi casi, l’attenzione deve essere massima.
Il formaggio, visto che deriva dal latte, viene considerato uno dei cibi peggiori per queste persone. In realtà, bisogna fare una differenziazione. Non tutti sono uguali. Ce ne sono alcuni che, grazie alla lunga stagionatura, perdono completamente il lattosio. Di conseguenza, non avranno bisogno dell’enzima lattasi per essere digeriti.
Ecco di quali si sta parlando:
La mozzarella, la ricotta, lo stracchino, i fiocchi di latte e il certosino, invece, sono assolutamente da evitare. A differenza dell’Asiago, del Caprino e della Feta, infatti, non contengono neanche i batteri lattici. Questo significa che, negli individui predisposti, quasi sicuramente, scateneranno una reazione avversa. Anche la quantità assunta, a ogni modo, ha un ruolo importante, così come la soggettività.
Per chi non fosse proprio in grado di dire addio ai propri formaggi preferiti, ci sono delle versioni senza lattosio. Il sapore è quasi lo stesso, ma l’assenza dello zucchero lo rende tranquillamente consumabile. Se si sospetta un’intolleranza, si consiglia di parlarne con il proprio medico di fiducia. Solitamente, per confermare la diagnosi, si ricorre al Breat Test, un esame poco invasivo in grado di dare una risposta definitiva. Può essere effettuato anche in giovane età.