Molto in voga negli ultimi anni, il digiuno intermittente è ormai una pratica super diffusa: ma quali sono i vantaggi e gli eventuali aspetti meno positivi?
Sicuramente, visto che la prova costume ormai è inevitabile, cercando notizie relative alla perdita di peso e al modo per accelerare in modo sostanziale il metabolismo, avrai letto o sentito parlare di digiuno intermittente, ma in cosa consiste esattamente e come si mette in atto?
Per capire come funzioni basta documentarsi in maniera dettagliata, magari leggendo i pareri di esperti autorevoli come il Dott. Filippo Ongaro, primo medico italiano a certificarsi in medicina anti-aging negli Stati Uniti, punto di riferimento degli astronauti presso l’Agenzia Spaziale Europea e autore di Missione Longevità.
Lo specialista afferma che si tratta di un regime alimentare che si concretizza in una forma di astinenza temporale dal cibo. Lo scopo è creare un silenzio metabolico per almeno 16 ore. In sostanza vuol dire che nell’arco del giorno, una persona adulta sana, può digiunare e mangiare seguendo lo schema di Leangains. Cioè può astenersi dal cibo per 16 ore di fila e mangiare in modo ordinato per le rimanenti 8 ore.
Quindi lo schema prevede, per esempio, la colazione alle 7 del mattino e nelle successive 8 ore seguiranno gli altri pasti, spuntini compresi. Dopo le ore 15:00 inizia il digiuno che ammette solo l’assunzione di liquidi non calorici, quindi acqua, tè, tisane e caffè senza zucchero. Nelle 8 ore in cui è concesso mangiare, però, si consigliano cibi integrali, carni bianche, uova, latte, legumi, cereali e frutta secca, in quantità legate all’età, al sesso e allo stile di vita.
Uno stile di vita alternativo ma anche impegnativo: il digiuno intermittente a chi è rivolto?
Il Dott. Ongaro consiglia il digiuno intermittente ai soggetti over 40, in un’ottica antinvecchiamento e precisa che non sostituisce una corretta alimentazione. Infatti nelle 8 ore in cui bisogna mangiare, è importante mantenere una certa regolarità e non esagerare mai nelle quantità.
I vantaggi sono molti, per esempio, miglioramenti a livello di insulino-resistenza e di infiammazione sistemica, che tende a diminuire. Pure il profilo ormonale registra cambiamenti, perché aumentano gli ormoni anabolici che favoriscono la mobilitazione dei grassi e quindi diminuisce il rischio di malattie di origine metabolica come diabete e ipertensione, nonché di patologie cardiovascolari e oncologiche.
Ovviamente ci sono anche dei lati meno positivi, per esempio si deve sacrificare la socialità: il digiuno intermittente non lascia spazio a comportamenti alternativi. Di conseguenza l’uscita a cena con gli amici, è bandita oppure bisogna partecipare da spettatori limitandosi a bere bevande non gassate e prive di zuccheri.
E poi non tutti hanno la capacità o le condizioni fisiche per poter mantenere questo stile di vita. Perciò mai improvvisare e mettere in pratica qualsiasi tipo di percorso senza aver prima consultato uno specialista. L’unica cosa certa è che per vivere meglio e in salute, un regime alimentare sano e l’esercizio fisico possono sicuramente essere d’aiuto sempre.