Il noto chef ed ex giudice di Masterchef si è ritrovato indebitato fino al collo. Ecco come un suo collega ha deciso di difenderlo.
Carlo Cracco è finito indirettamente al centro di una polemica scatenata da un suo collega, Giancarlo Morelli. Il duo pluristellato ormai si conosce da diversi anni anche se nell’ultimo periodo entrambi si sono veduti costretti a gestire una situazione abbastanza delicata, complice la pandemia che ha distrutto il settore della ristorazione.
Anche se è da qualche anno che non lo vediamo nel ruolo di giudice di Masterchef, da un paio di anni è tornato sul piccolo schermo con un programma tutto suo, Dinner club, che vede come protagonisti alcuni volti noti della televisione italiana, i quali discutono della tradizione culinaria italiana. Nella prima stagione ad allietare il pubblico ci sono stati Luciana Littizzetto, Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Valerio Mastrandrea e Fabio De Luigi. Nonostante un inizio lento la serie è stata rinnovata per una seconda stagione. Ma non è certo questo il motivo per il quale lo chef italiano si è trovato sotto i riflettori.
Carlo nei guai
Come ogni ristorante del Bel Paese, la pandemia è stata un duro colpo dal quale alcuni locali non sono riusciti più a riprendersi. Altri invece stanno cercando di andare avanti, anche se stanno riscontrando molte difficoltà, dalla ricerca del personale al mantenimento di una cucina di qualità.
In particolar modo sono i ristoranti stellati a soffrirne di più perché la gente ora come ora non è più disposta a spendere cifre esorbitanti per gustarsi un bel pranzo. Questo ha fatto sì che molti ristoratori accumulassero debiti su debiti, come è successo proprio al celebre Cracco. Secondo alcune indiscrezioni, il suo ristorante di Milano, situato nella famosa Galleria Vittorio Emanuele II, avrebbe accumulato cinque milioni di euro di debiti in cinque anni di attività.
A difesa di Cracco però è arrivato il suo amico e collega, Giancarlo Morelli, che gestisce il Pomiroeu di Seregno. Quest’ultimo ha dichiarato quanto segue: “… Il suo passivo è un segnale drammatico della crisi che sta attraversando l’alta ristorazione. Affitti troppo alti, energia alle stelle, personale sempre più difficile da reperire e concorrenza spietata. Speravo che la gente negli anni avesse imparato a mangiare…”.
“…. Sono incredulo di quanta gente ci sia in coda nei fast food, nei ristoranti veloci, nei casottini sorti per strada durante il Covid, dove neanche ti siedi per mangiare… Gente non pensate ai debiti di Cracco perché gran parte della ristorazione vive di debiti per sopravvivere perché non siamo né ladri ne impostori. Ma poi saranno pure caxxi suoi o no?!”
