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Storico marchio di articoli per la casa chiude per sempre: è un’istituzione da oltre 50 anni

Published by
Karola Sicali

Il marchio più famoso di casalinghi dice addio al mercato dedicato alla casa. Ma cosa è successo esattamente?

Chi è abbastanza esperto e possiede anche un’eccellente manualità, riesce a districarsi con dimestichezza tra le difficoltà e le eventuali insidie che possono presentarsi tra i fornelli o più in generale in cucina. Sa, infatti, come cucinare o e muoversi in quell’ambiente con pochi ed essenziali utensili. Ma resta il fatto che di alcuni non se ne può fare proprio a meno.

Addio allo storico marchio – Cuciniamoli.com

Ed in quest’ottica, scegliere l’utensile più adeguato rende più semplice sicuramente qualsiasi attività che generalmente, o meglio quotidianamente, si svolge in cucina. Proprio in questo ambiente, tutto ciò che si fa è guidato dalla voglia di risparmiare tempo prezioso, spazio, cibo ed energia e perché no anche denaro.

E parlando di articoli per la casa e in questo caso specifico per la cucina, viene in mente immediatamente un marchio ben preciso: chi di noi, infatti, non ha in casa almeno un articolo che ha impresso il marchio Tupperware?

Addio a Tupperware: il marchio dei casalinghi per eccellenza chiude i battenti!

Un mito senza tempo, un astro del firmamento relativo al commercio di prodotti per la casa corre il rischio di tramontare. Infatti il colosso Tupperware, l’azienda che produce i famosissimi contenitori ermetici in plastica, rischia la bancarotta a causa di un debito che ammonta a 700 milioni di dollari.

Tupperware rischia la bancarotta – Cuciniamoli.com

Parliamo dei prodotti che in base al loro specifico utilizzo rischiano di sparire per sempre dal mercato. E con loro si dissolveranno le figure degli incaricati, cioè tutte quelle persone che hanno colto la possibilità di trasformarsi in addetti alla vendita dei prodotti Tupperware, optando per un’attività lavorativa non solo redditizia, ma anche autonoma e per nulla statica.

Nessuno se lo aspettava e invece la solida azienda è in crisi e rischia seriamente il fallimento. Il crollo in borsa del 50% l’ha costretta a reperire investitori per ottenere liquidità! Lo scorso 10 aprile il titolo a Wall Street ha in sostanza dimezzato il suo valore, al quale è seguito un rimbalzo del 14%. Non ha fatto dissipare, però, le paure sulla possibilità di poter recuperare completamente.

In sostanza, è necessario con molta urgenza, trovare liquidità appunto e perfezionare gli interventi fondamentali per risalire la china. Intanto, per correre ai riparai l’azienda sta pensando di mettere sul mercato il patrimonio immobiliare proprio per ottenere la liquidità. Il declino di Tupperware, però, è legato ad una serie di ragioni. In primis la concorrenza, ma non solo.

La pandemia e quindi il lockdown, ha danneggiato gli affari dell’azienda. Non solo milioni di lavoratori non hanno avuto la necessità di portare il pranzo al lavoro, ma soprattutto non è stato più possibile riunirsi a turno nelle abitazioni delle casalinghe per le note riunioni in cui si mostravano e dimostravano tutti i prodotti Tupperware.

E poi c’è anche da considerare un importante questione generazionale. I più giovani, infatti, hanno acquisito una coscienza ecologica e quindi rigettano l’idea dell’utilizzo massiccio della plastica. Tutto questo ha portato a un calo dei fatturati e ad un contestuale aumento dei debiti, fino ad arrivare al crollo del 50 % del titolo Tupperware.