Lo chef italiano ha confessato ciò che molti ristoratori pensano ma così facendo ha sollevato un polverone. Scopriamo insieme i dettagli.
Gianfranco Vissani ha debuttato sul piccolo schermo negli anni ’90 in trasmissioni come Domenica In, Linea Verde e Unomattina. Inoltre, per ben due anni, a partire dal 2018, ha assunto i panni di giudice a La Prova del cuoco, a quel tempo condotto da Elis Isoardi. Nel 2020 il noto show culinario ha chiuso i battenti a causa degli ascolti bassi.
Vissani oggigiorno è uno degli chef televisivi più noti e apprezzati, anche se negli ultimi anni è finito più volte sotto i riflettori. Per esempio nel 2019 è salito agli onori della cronaca per alcuni problemi fiscali a causa dei quali è stato condannato a sei mesi di reclusione, tramutati successivamente in una multa da 45 mila euro. la stessa sorte è toccata al suo unico figlio Luca, avuto dalla ex moglie Giovanna. Negli ultimi giorni però lo chef umbro ha fatto nuovamente parlare di sé.
L’ammissione di Vissani
Gianfranco Vissani ha rilasciato un’intervista a Notizie.com in cui racconta la sua storia e la situazione attuale che sta attraversando la cucina italiana. Infatti a causa della pandemia il settore della ristorazione ha subito un duro colpo e sarà necessario ancora un po’ di tempo prima che il medesimo settore riesca a riprendersi in pieno.
Nel corso dell’intervista sottolinea più volte il valore che la cucina italiana ha nel mondo. Infatti, secondo lo chef pluristellato la candidatura di quest’ultima come patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco è più che meritata. Gianfranco ci tiene inoltre a sottolineare che in questo caso non si fa riferimento a piatti sfiziosi e chic, bensì alla tradizione, dalla cassoeula milanese ai dei tajarin piemontesi.
Poi Vissani ritorna all’argomento Covid, che ha stravolto l’intero mondo gastronomico. Secondo lui è cambiato il modo di concepire e capire la cucina. Come se non bastasse anche i rincari che l’Italia ha subito non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Questo però ha costretto i ristoratori ad adeguarsi, perché, sempre secondo quanto dichiarato dall’uomo, gli italiani non possono più spendere centinaia di euro per una cena. Al momento solo i turisti benestanti spendono queste cifre.
Quindi anche i ristoratori stanno cercando di adattarsi offrendo cene più economiche. Questo però costringe questi ultimi ad utilizzare materie prime differenti e di qualità inferiore. Alla fine quindi a rimetterci, per lo chef, sono i clienti. Quest’ultimo però desidera tenere accesa la speranza: “La cucina italiana è un patrimonio, dobbiamo capire questo. Dobbiamo tornare a tavola a mangiare con qualità… L’augurio è quello di riuscire a valorizzare la cucina presentando gli ottimi prodotti che possediamo”.