Sai cos’è l’abbattimento del pesce crudo? Sicuramente è un processo importantissimo che riguarda le tue amate alici marinate o sotto sale!
Probabilmente ne avrai sentito parlare, ma non hai mai pensato di approfondire la questione. Abbattere il pesce è fondamentale per evitare grossi problemi di salute. Nella nostra cucina spesso ci imbattiamo in pietanze che prevedono il pesce crudo, per non parlare della tendenza che da qualche anno ha preso piede nel nostro Belpaese, infatti da Giappone proviene il famosissimo sushi.
E spesso invece che consumarlo nei locali affollati delle nostre città, magari preferiamo prepararlo in casa. Allo stesso modo ci piace riprodurre a casa qualche squisito piatto a base di pesce crudo, come per esempio le gustosissime alici marinate. Ma c’è un aspetto che non si può trascurare: non mangiarlo mai prima di avere la certezza che il pesce crudo sia stato correttamente trattato!
Quindi anche se ti trovi in casa di amici e ti viene offerto un delizioso antipasto a base di pesce crudo, non consumarlo senza prima chiedere appunto se il pesce sia stato abbattuto o meno. Ne va della tua salute.
È noto che per cercare di garantire la qualità del pesce bisogna cuocerlo, ma se si ha intenzione di mangiarlo crudo per godersi il sapore e il profumo del mare, è necessario procedere con un metodo efficace: l’abbattimento del pesce. Abbattere il pesce infatti è fondamentale per eliminare completamente la presenza di parassiti e batteri. E per farlo, bisogna utilizzare l’abbattitore che abbia una temperatura di almeno – 18 gradi e tenervi il pesce all’interno per 96 ore.
Purtroppo spesso le credenze popolari hanno il sopravvento e il rischio di incappare in problemi di salute importanti è molto alto. Infatti in molti credono che basti per esempio marinare le alici con olio, limone e aceto per evitare il peggio, ma non è così! In questo modo magari si conservano più a lungo, ma non sono efficaci contro parassiti e batteri che possono proliferare nel pesce crudo.
In particolare parliamo del cosiddetto Anisakis, un parassita pericolosissimo per l’uomo, infatti permane nel nostro organismo per settimane, fino a che verrà eliminato dalle difese immunitarie. Ma nel frattempo, al di là di nausea, vomito, dolori addominali, febbre, diarrea e nei casi più gravi anche emorragia intestinale, avrà creato danni, allo stomaco, all’intestino e anche al colon che possono rivelarsi permanenti.