800 lavoratori a Roma col fiato sospeso: nessuna certezza e tanti timori per la famosa catena di supermercati.
Fare la spesa ĆØ unāazione quotidiana e che interessa tutti. Chi piĆ¹ chi meno, insomma, si deve confrontare con il carrello della spesa. CāĆØ chi preferisce scrivere una lista o andare a memoria e chi invece per mancanza di tempo spesso ripiega sul supermercato sotto casa. Ma per risparmiare ĆØ sempre meglio andare altrove, magari affidarsi ad importanti catene di supermercati. E a proposito di grandi realtĆ , ormai ĆØ ufficiale.
Il popolare marchio Coop ha reso noto che i 54 supermercati presenti nel territorio romano, passeranno al Gruppo Magazzini Gabrielli, che quindi si rinsalda e rafforza nel Lazio, arrivando a quota 100 esercizi commerciali. Lo scorso 22 marzo, infatti, la societĆ Distribuzione Roma di Guidonia ha comunicato alle organizzazioni sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs di Roma e Lazio, la cessione dei 54 negozi in suo possesso, al gruppo di Ascoli Piceno.
Il passaggio dovrebbe concretizzarsi ed essere formalizzato a metĆ del mese di aprile. Ma non riguarderĆ invece i sette storici negozi a Roma. Unāoperazione che interesserĆ appunto circa 800 lavoratrici e lavoratori che a ridosso delle festivitĆ pasquali, attendono novitĆ sul loro futuro che oggi appare incerto. Resta da capire, infatti, se tutti verranno assorbiti dalla nuova azienda e in quale misura il cambio di contratto, da quello della cooperazione a quello della distribuzione organizzata, si tradurrĆ in termini economici, di garanzie e tutele.
Futuro incerto per i dipendenti della Coop: passeranno tutti alla nuova catena di supermercati?
E proprio i sindacati dichiarano i loro timori in merito al passaggio. “Sono state date garanzie solo per quanto riguarda il mantenimento di alcune delle condizioni retributive giĆ maturate dai lavoratori“, hanno sottolineato come riportato da ‘RomaToday’. “Ma manca da parte dellāazienda la volontĆ di armonizzare la parte normativa che i dipendenti perderebbero nel passaggio dal contratto della cooperazione a quello di Federdistribuzione con conseguenze anche economiche“.
Ma non solo. I sindacati, infatti, spingono affinchĆ© ci sia garanzia del mantenimento delle condizioni individuali e collettive dei lavoratori, uno dei temi piĆ¹ caldi al momento. E per risolvere al meglio la situazione che appare spinosa, le parti sociali hanno avanzato una richiesta per definire un accordo quadro di passaggio tra le due aziende per tutte le 54 unitĆ produttive. Un impegno a garantire e mantenere allāattivo tutto il personale attuale, alle medesime condizioni economiche e normative, attraverso la fusione tra i due contratti nazionali.
Si tratta di un accordo che porti ai lavoratori un continuum occupazionale, un impegno da parte dellāazienda a fare impresa e investimenti lungimiranti nel Lazio. In questa difficile trattativa, lāobiettivo ĆØ che tutti i lavoratori vengano assunti in forma diretta e senza essereĀ ceduti dopo in franchising con un azzeramento delle garanzie sia in termini economici che normativi. Restano alte intanto la tensione e la preoccupazione in attesa del prossimo incontro previsto il prossimo 11 aprile.