Caffè zuccherato o amaro a digiuno: cosa succede realmente al tuo corpo se lo fai? Ecco perché dovresti smettere.
Per molti, il caffè non è una semplice abitudine irrinunciabile, ma un momento di relax e di grande piacere, un motivo di incontro e condivisione con amici, parenti e colleghi. Insomma, rappresenta un vero e proprio rito tipicamente italiano, motivo per cui quando viene vietato per motivi di salute è molto difficile rinunciare alla profumata e invitante tazzina. Anche perché, con la caffettiera giusta viene fuori un capolavoro di aromi e profumi che ci fa cominciare bene la giornata!
Ma sappiamo esattamente come e quando prenderlo per non incorrere in spiacevoli conseguenze per la nostra salute? Ancora una volta risponde il nutrizionista Fabio Mariniello, già conosciuto in occasione della friggitrice ad aria. A lui è stato chiesto se bere il caffè a digiuno provoca problemi di salute, nello specifico se può causare un aumento della glicemia. Ecco i suoi pareri e consigli per evitare di commettere azioni avventate e che a prima vista possono apparire innocue.
Quante tazzine di caffè è possibile bere (non a digiuno) in una giornata?
Il nutrizionista non ha dubbi: il modo migliore per bere il caffè è amaro e a stomaco pieno. Ma non solo. Chi soffre di glicemia alta, infatti, non dovrebbe berne più di due tazzine nell’arco della giornata. Assumere caffeina a stomaco vuoto accresce i livelli di glucosio nel sangue rispetto a chi solitamente mangia qualcosa prima di bere il caffè.
In linea generale, il caffè amaro, assunto dopo un pasto completo, quindi carboidrati, grassi, proteine e fibre, incide meno sulla glicemia rispetto invece a chi lo assume a stomaco vuoto, proprio perché, al termine della digestione, la glicemia sarà fisiologicamente abbassata dall’insulina. Ovviamente, gli effetti sulla glicemia cambiano se il caffè è con o senza zucchero. Se allo zucchero si aggiunge anche la stimolante caffeina, la situazione peggiora in modo considerevole. Se si tratta di un soggetto diabetico grave, con terapia non idonea e che non fa sport, quindi, meglio abolire in toto il caffè.
In una situazione, invece, più blanda è sufficiente limitare l’assunzione ad un paio di caffè al giorno, meglio se a stomaco pieno, proprio perché dopo il digiuno della notte il corpo è già stressato e l’aggiunta di un elemento negativo andrebbe evitato. Tuttavia, il caffè ha anche molti effetti benefici sull’organismo. Mariniello, infatti, ha sottolineato la sua importanza per il transito intestinale perché esercita una funzione lassativa e poi, se si tratta di caffè ben tostato, ha anche un’azione protettiva sulla mucosa dell’intestino.
Inoltre, negli sportivi ha un grande effetto stimolante se assunto con posologia e cadenza ben precisa e definita. Nei momenti cruciali del percorso atletico, quindi, fornisce un importante sostegno. Ma più in generale, il caffè è sinonimo di socialità e cordialità. Davanti ad un buon caffè, infatti, si può parlare di lavoro oppure lasciarsi andare a qualche confidenza intima o ancora si può conoscere l’amore della propria vita!