C’è una nuova allerta segnalata dal Ministero della Salute. Sono stati ritirati dei salumi da diversi punti vendita. Ecco dove si trovano e cosa deve fare chi li ha acquistati.
Ogni volta che c’è un’allerta alimentare si alimentano sempre timori e spiacevoli sensazioni. La possibilità di aver ingerito cibo da non consumare può mandare in paranoia diverse persone, ecco perché il Ministero della Salute continua a pubblicare sul proprio sito tutti gli aggiornamenti in tempo reale. Ogni volta che c’è un prodotto attenzionato o, nella peggiore delle ipotesi, prelevato dal mercato, la notizia finisce immediatamente nel sito ministeriale, in modo da tenere aggiornati i cittadini.
Il sito ministeriale ha comunicato un altro ritiro, avvenuto proprio negli ultimi giorni. Si tratta di un prodotto alimentare molto comune, presente in tantissimi supermercati. I salumi sono stati già ritirati dagli scaffali, ma è possibile che il lotto attenzionato possa essere arrivato sulle tavole degli italiani. Ecco qual è la marca del prodotto, dove è stato venduto e cosa deve fare chi lo ha già acquistato.
Allerta alimentare: il Ministero della Salute ha ritirato il prodotto dal mercato
Il Ministero della Salute ha ritirato dal mercato dei salami prodotti da Gabba Salumi Srl. Attraverso una nota (che puoi trovare cliccando qui), il sito ministeriale ha diffuso tutti i dettagli. Il ritiro è avvenuto il 27 marzo e il prodotto è venduto con la denominazione di salame campagnolo, nella confezione da 400 grammi. Lo stabilimento che produce questi salumi si trova a Candelo, in provincia di Biella, ed ha il codice IT872L, presente su tutte le confezioni in vendita.
Il lotto di produzione è lo 0312 e il motivo del richiamo è il seguente: “Rischio per la salute dei consumatori per possibile presenza listeria monocytogenes”. Si tratta di un batterio presente nel suolo, ma anche nell’acqua e nella vegetazione. Può contaminare spesso la carne e provoca febbre, dolori muscolari, nausea, vomito e diarrea. Di solito, i sintomi si sviluppano per un massimo di sette giorni.
Il ministero si raccomanda di non consumare questo alimento e di riconsegnarlo alla Gabba Salumi. L’azienda non ha ancora comunicato se ci saranno eventuali rimborsi o se provvederà a regalare ai consumatori un buono acquisto, valido per qualche mese. Al momento, tutti gli organi sanitari, sia nazionali che locali, si stanno occupando di verificare le condizioni di salute dei consumatori, anche se non ci sono notizie di criticità importanti, almeno per il momento.