Il prodotto alimentare è già stato venduto ai consumatori. Se hai questo cibo a casa affrettati a riportarlo al punto vendita: corri ai ripari e non rischiare!
Per quanto possa sembrare scontato, quando si parla di cibo bisogna sempre fare molta attenzione. I prodotti culinari di cui ci cibiamo, che siano materie prime o piatti più elaborati, sono essenziali per il nostro nutrimento ma è anche vero che possono contenere sostanze nocive per la nostra salute. Per questo motivo gli operatori del settore alimentare, comunemente conosciuti come OSA, devono obbligatoriamente avvisare i propri clienti qualora degli alimenti già in vendita dovessero risultare fuori norma.
Il tema della salute e della sicurezza alimentare, infatti, negli ultimi anni ha preso sempre più piede soprattutto in ambito delle vendite a commercio, quando si è scoperto che i prodotti alimentari distribuiti sul mercato contenevano sostanze non propriamente sane e benefiche per i consumatori. Così si è pensato bene di non correre rischi e tenere i consumatori costantemente aggiornati sui vari prodotti ritirati o richiamati dal mercato. Ma qual è la differenza? Scopriamola insieme.
I pericoli del richiamo alimentare: ecco il cibo che devi restituire
La differenza tra ritiro e richiamo alimentare è semplice. Il primo passaggio è quello del ritiro alimentare, ovvero non appena gli OSA sono a conoscenza del rischio di sicurezza alimentare per non conformità di un prodotto già in vendita, scatta subito il ritiro dal mercato. Il richiamo alimentare è invece un’allerta destinata al consumatore qualora, essendo già stato messo sui banchi alimentari, avesse precedentemente acquistato il prodotto.
Opportunamente in entrambi i casi gli OSA comunicano la decisione di ritiro o richiamo alimentare attraverso il sito ufficiale del Ministero della Salute con apposite note specifiche del prodotto in questione. Il cliente è dunque tenuto, per la propria sicurezza e salute, a riportarlo al punto vendita di acquisto. Ma questa volta di quale prodotto si tratterà?
E’ il caso del Tramezzino “Texano” di Panino Chef nella sua versione sia da 80 grammi che da 160 grammi. Secondo la recente nota del Ministero della Salute, consultabile sul loro sito ufficiale, il tramezzino prodotto e distribuito da Bertolini Group è imputabile di possibile contaminazione (listeria monocitogenes) dovuta ad uno dei componenti del prodotto, ovvero gli sfilacci di equino. Le indicazioni date dal Ministero sono state comunicate dal produttore in base al prodotto finito.
Il richiamo alimentare è partito il 23 marzo 2023 ed è relativo ai prodotti alimentari in questione con scadenza il 4, 5, 9 e 10 aprile 2023. L’avvertimento lanciato dal Ministero della Salute è quello di non consumare il tramezzino Texano già acquistato e di riconsegnarlo nel medesimo punto vendita per non correre pericoli di eventuale infezione e contagio.
