Lo chef che collaborava con l’imprenditore bergamasco ha deciso di lasciare. Scopriamo insieme i dettagli.
Nonostante la sua riservatezza Tomaso Trussardi è tornato nuovamente sotto i riflettori ma stavolta non c’entra nulla la ex moglie, Michelle Hunziker, con la quale ha ormai chiuso ogni rapporto. Una separazione che ha scioccato i fan della coppia anche se da tempo stavano circolando delle voci su una loro crisi coniugale.
I due stanno ancora cercando di risolvere la situazione, soprattutto per il bene delle due figli, Sole e Celeste. nel frattempo la conduttrice si sta godendo gli ultimi giorni di gravidanza della sua primogenita, che dovrebbe partorire a breve. Il bimbo dovrebbe nascere entro qualche giorno e sicuramente nonna Michelle non vede l’ora di abbracciare il suo primo nipotino, così come nonno Eros, anche lui in trepidante attesa. Tornando a Trussardi, questa volta è tornato al centro della cronaca rosa a causa del suo chef che ha deciso di lasciarlo, ma scopriamo insieme cosa lo ha spinto a questa drastica decisione.
La decisione dello chef
Non c’è alcun dubbio che Tomaso Trussardi sia un’mprenditore di successo. Oltre a occuparsi dell’omonima casa di moda è responsabile anche della Pontaccio, la società incaricata di gestire il settore della ristorazione della maison italiana.
Quest’ultimo però è stato stravolto nell’ultimo periodo perché lo chef al comando dell’intera brigata ha deciso di lasciare. Giancarlo Perbellini, questo il suo nome, è un volto noto della piccolo schermo. Molti telespettatori infatti lo ricordano per la sua partecipazione a Masterchef ma è anche possessore di ben due stelle Michelin. Parliamo quindi di uno chef pluristellato che fino a poco tempo fa ha collaborato con una delle case di moda più note a livello internazionale.
Però, come tutte le esperienze, anche questa è giunta al termine. Ma è stato lui stesso a spiegare il motivo di tale decisione. Secondo alcune indiscrezioni, l’azienda starebbe attraversando una profonda crisi economica, con debiti che supererebbero i 50 milioni di euro. E poiché la società non ha più avuto un amministratore delegato, lo chef non poteva elargire gli stipendi ai vari dipendenti. Per questa ragione ha presentato le dimissioni.
L’azienda comunque ha fatto sapere che è stato nominato un amministratore unico sia per la Trussardi che per la Pontaccio, che si occuperà di ristrutturare l’intero settore della ristorazione. Ma lo stesso staff di Perbellini ha voluto sottolineare che il rinomato ristorante non verrà chiuso e ospiterà ancora i numero si clienti che desiderano vivere un’esperienza unica e memorabile.