Incredibile ma vero: nel caseificio del Parmigiano Reggiano una scoperta agghiacciante dopo i controlli dei Nas!
E dopo l’allerta del Ministero della Salute dei giorni scorsi per la fontina, si torna a parlare di formaggio. I controlli del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità della città di Parma, presso il noto caseificio del Parmigiano Reggiano, infatti, sono sfociati in un importante sequestro di 220 forme di formaggio, per un importo pari a 130 mila euro.
Il Parmigiano Reggiano DOP, come tutti sappiamo, è il formaggio a pasta dura tra i più famosi ed amati al mondo per le sue peculiarità organolettiche, cioè le proprietà che possono essere avvertite e analizzate dagli organi di senso, cioè l’odore, il sapore, il colore, e per i valori nutritivi. Si può considerare, infatti, una punta di diamante nella produzione italiana dei formaggi.
Purtroppo però i controlli effettuati hanno condotto i Nas al sequestro amministrativo e alla distruzione di 84 forme di formaggio che sarebbero diventate Parmigiano Reggiano Dop. La misura è scattata perché le forme oggetto di ispezione sono risultate non adeguate al proseguimento della stagionatura. Alcune forme presentavano crepe e rotture non conformi alle procedure di autocontrollo aziendale.
Ma oltre alle crepe delle forme, sono stati riscontrati anche altri problemi, ancora più gravi! I Nas, infatti, hanno concretizzato il fermo ufficiale di ulteriori 137 forme di pari tipologia alle precedenti. In questi giorni saranno sottoposte all’analisi e alla valutazione del personale specifico del Dipartimento di Sanità Pubblica-Servizio Sanità Pubblica Veterinaria dell’Azienda USL di Parma, coinvolto proprio dai militari interessati dall’operazione di ispezione e controllo.
E dopo le crepe, le rotture e le alveolature, arriva una notizia ancora più sconvolgente e che riguarda gravissime irregolarità. I militari, infatti, hanno dichiarato di aver rilevato molta sporcizia su tutte le superfici, la presenza di molti insetti vivi, cosiddetti infestanti, ed evidenti ragnatele con ragni annessi. Insomma, non proprio il parmigiano da spolverare sopra questo primo cremoso.
E come se non bastasse, anche intonaco dei muri deteriorato e danneggiato, nonché sistemi di protezione rovinati da agenti infestanti. Ovviamente in seguito al controllo operato dai Nas è scattata una sanzione amministrativa pecuniaria di 3mila euro a carico dello stabilimento interessato.
Ma non solo. Oltre alla sanzione, è stata anche inoltrata una segnalazione all’Autorità Sanitaria per la sospensione dell’attività commerciale e lavorativa. Lo stabilimento rimarrà chiuso fino a quando non saranno ripristinate le condizioni igienico sanitarie idonee.