Nuova allerta per 5 marchi di fama internazionale. Scopriamo insieme quali sono i prodotti a rischio.
Si tratta di aziende che ogni hanno fatturano miliardi di euro in tutto il mondo. La loro popolarità ormai è innegabile ma una delle ultime inchieste condotte dall’organizzazione indipendente World Action on Salt, Sugar & Health ha scoperto che mettono sul mercato prodotti che possono danneggiare la salute.
Per la precisione, parliamo di 5 multinazionali che rischiano davvero grosso non solo per la reputazione ma anche per il loro giro d’affari che potrebbe vedere un drastico calo delle vendite. Ma scopriamo insieme chi sono queste note aziende.
I 5 marchi a rischio
Le 5 aziende in questione vendono prodotti che possono danneggiare la salute dei loro consumatori. Almeno questo è quanto scoperto dall’ultima inchiesta eseguita dalla World Action on Salt, Sugar & Health.
In particolare stiamo parlando della Kellogg’s, nota per i suoi snack, ma produce anche biscotti e patatine. A seguire troviamo la Danone, conosciuta da molti come produttrice di yogurt, anche se ovviamente si occupa anche di altri prodotti come quelli destinati al consumo di neonati. Non solo, gestisce anche la produzione di altri brand come VitaSnella, Fortime e Mellin.
Il terzo brand evidenziato dall’inchiesta è la Nestlé. Chi non la conosce? Questa multinazionale produce una grande varietà di prodotti, dai dolci, al caffè fino ad arrivare al cibo per animali. Anche il marchio Unilever è stato citato dalla World Action on Salt, Sugar & Health. Quest’ultimo si occupa prevalentemente di prodotti per la pulizia, ma produce anche gelati e salse di vario genere.
Non solo, fa parte di questo brand sottomarchi come la Knorr e Carte D’Or. L’ultimo brand in questione è la Kraft Heinz, che si occupa di diversi generi alimentari, dai formaggi ai biscotti, dalle salse al cibo per neonati. Inoltre gestisce i seguenti marchi: Plasmon, Honig, Jello e Philadelphia.
Nell’inchiesta sono stati presi in esame oltre 2 mila prodotti appartenenti ovviamente alle 5 aziende sopracitate e ha scoperto che l’Australia è il paese con il più alto numero di alimenti poco sani, con un totale del 65%. A seguire troviamo la Francia, con un bel 63% e al terzo posto invece si è posizionato il Messico, ottenendo un 60%.
Dei 5 marchi, “il più salutare” si è rivelato essere Danone, mentre gli altri 4 brand hanno raggiunto un punteggio scarso in tutti e tre i paesi. Purtroppo, con le leggi attuali, o la loro assenza, le aziende non fanno nulla per risolvere la situazione, continuando quindi a produrre prodotti poco sani e rischiosi per la salute. Del resto, sono proprio questi prodotti che portano maggiori guadagni nelle casse delle 5 multinazionali. Ciò può cambiare solo se si attuano delle leggi rigide che facciano rispettare alle aziende determinati canoni.