Cucinare il farro, tutte le differenze per ottenere un risultato finale perfetto

Avete mai pensato di cucinare il farro? Scopriamo quale tipologia è scegliere e il modo più semplice di prepararlo.

Nutriente e salutare, il farro è un ingrediente che molti di noi non cucinano spesso ma dovrebbero. Infatti contiene un alto contenuto di proteine ed oltre ad essere privo di colesterolo, dona energia e regola il funzionamento intestinale. Il farro inoltre contiene anche molte fibre, oltre alle vitamine A, C e B.

cottura farro
cottura farro – cuciniamoli.com

Va vi siete mai chiesti come cucinare questo interessante ingrediente? Prima di tutto vi sveliamo che non esiste una sola tipologia di farro, bensì tre. Ma scopriamo più ne dettaglio quali sono i tipi e soprattutto come cucinare questo ingrediente facilmente reperibili nelle principali catene di supermercati situati nel Bal Paese.

Come cucinare il farro

Come accennato in precedenza, esistono ben tre tipologie di farro, ognuna delle quali richiede tecniche di cottura leggermente diverse. Stiamo parlando del farro perlato, semiperlato ed integrale.

cottura farro
cottura farro – cuciniamoli.com

Il perlato è la varietà più comune venduta nei negozi di alimentari e che viene utilizzato pià spesso in cucina. E’ caratterizzato dall’assenza di crusca, che lo rende il più facile e veloce da cucinare. Il semiperlato invece non si trova in ogni supermercato in quanto è più difficilmente reperibile. In questo caso la crusca è presente ma parzialmente rimossa, portando questa tipologia di farro ad una cottura più lunga rispetto alla prima varietà descritta.

Infine troviamo il farro integrale o anche chiamato intero in quanto contiene tutta la pula e la crusca. La cottura in questo è molto lunga ma per accorciare i tempi può essere messo in ammollo per una notte in frigorifero. Si tratta della seconda varietà di farro più comunemente venduta. Anche se normalmente si utilizza una determinata quantità d’acqua per cuocere il farro, che verrà poi assorbita nel tempo, vogliamo svealrvi un metodo alternativo di cottura.

Non dovete fare altro che inserire il prodotto all’interno di una pentola in ebollizione e cuocerlo come fosse della classica pasta. In questo modo sarete certi di aver cotto completamente il farro e inoltre non dovrete preoccuparvi di aver aggiunto più acqua del dovuto o di non averne aggiunta abbastanza. La cosa importante è che il farro, nel momento della cottura, sia completamente coperto. Ci sono però alcune cose da ricordare quando siete alle prese con la preparazione del farro.

Prima di tutto sciacquatelo! Infatti il farro a volte è ricoperto da un residuo polveroso dovuto alla lavorazione. Eliminatelo sciacquandolo sotto il rubinetto. Ricordatevi inoltre di salare l’acqua e se pensate di mangiarlo in un secondo momento, aggiungete dell’olio d’oliva. Se intendete cucinare il farro in anticipo e conservarlo in frigorifero, fatelo saltare con un cucchiaio di olio d’oliva per evitare che si attacchi.

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