Il nome di questo oggetto potrebbe farti pensare a qualcosa che abbia a che fare con un cane. Non è così, il suo utilizzo è sorprendente. Sai cos’è una doggy bag?
Se leggessi con superficialità questo articolo, probabilmente penseresti di stare su un sito che si occupa di animali, per la precisione dei cani. Ma non è così. Anzi, l’argomento del giorno è completamente diverso e non ha nulla a che fare con il mondo degli animali. Se ti dicessimo che oggi parleremo della doggy bag, a cosa penseresti? Si tratta di una pratica molto affermata all’estero ma che si sta diffondendo anche in Italia, soprattutto negli ultimissimi anni.
Ti diamo un piccolo aiuto, l’argomento del giorno riguarda la ristorazione. La pratica di cui vogliamo parlarti oggi è diffusa soprattutto all’estero, in alcuni paesi è addirittura obbligatoria per legge e nessuno può rifiutarsi di negare questo diritto al consumatore. Sei curiosa di scoprire di cosa stiamo parlando? Allora scorri il testo verso il basso e avrai tutte le risposte alle tue domande. Resterai semplicemente senza parole quando scoprirai cosa vuol dire doggy bag e perché si sta diffondendo a macchia d’olio anche nel nostro paese.
Doggy bag: quando è nata questa pratica e cosa vuol dire
La doggy bag consiste nel portare a casa gli scarti avanzati al ristorante. In questo momento, questa abitudine esiste in diversi paesi stranieri mentre soltanto il 40% dei ristoratori italiani conosce questa usanza. In Francia c’è l’obbligo per il ristoratore di fornirsi di doggy bag e accontentare il cliente, in Spagna ci sarà una votazione ed una probabile approvazione nei prossimi mesi. L’obiettivo è quello di ridurre gli sprechi alimentari e di non gettare il cibo avanzato nel cassonetto della spazzatura, come accadeva un tempo.
Non tutti sanno che possono chiedere al ristoratore di portare a casa il cibo avanzato. Questa pratica è iniziata a New York negli anni ’40, quando un ristoratore ebbe l’idea delle doggy bag. Questo ristoratore, che si chiamava Dan Stampler, cominciò a lasciare in alcune borse termiche il cibo ai propri clienti, con la scusa che dovessero portare il cibo a casa per i cani. Ecco perché si chiamano dobby bag. La verità è che c’era la guerra e le condizioni economiche della popolazione erano pessime.
Per evitare la vergogna di chiedere di portare il cibo a casa, il cliente chiedeva gli avanzi per i cani ma li consumava il giorno dopo, non avendo i soldi per fare la spesa al supermercato. Un modo per ottenere un pasto anche per il giorno successivo e mettere da parte qualche dollaro. Questa pratica è arrivata fino ai tempi moderni, anche se molte persone sono ancora riluttanti all’idea. A breve si diffonderà anche in Italia e nessuno avrà più problemi ad aiutare l’ambiente chiedendo di mettere gli avanzi del pasto in una doggy bag.