Fai attenzione al riso che porti in tavola perché da alcuni test sono stati trovate tracce di pesticidi: soltanto la Lidl si salva tra i brand analizzati che trovi anche in Italia!
Il riso è uno degli alimenti più consumati nel nostro paese e proprio come la pasta viene acquistato e mangiato tutto l’anno. Basti pensare che è l’ingrediente principale degli arancini/e. La chiave per la creazione di risotti oppure la salvezza nel periodo estivo con le tantissime insalate di riso. Tanti sono i piatti che è possibile creare con esso e proprio per questo motivo, visto l’ampio uso in cucina, bisogna assicurarsi che quello che portiamo in tavola sia di ottima qualità.
In particolar modo negli ultimi anni si è posti il problema dell’uso dei pesticidi in agricoltura in quanto molti entrano in contatto con il cibo e diventano dannosi per il nostro organismo e questo purtroppo avviene anche con il riso. Per questo motivo la rivista francese 60 millions de consommateur ha analizzato ben 20 brand che vendono questo famoso in cerale nella maggior parte di Europa e i risultati sono tutt’altro che soddisfacenti.
Pesticidi nel riso, ottimo risultato per la Lidl: noto supermercato delude
La rivista francese ha deciso di analizzare ben 20 marchi di riso presenti sul mercato (tra l’altro a tal proposito anche Il Ministero della Salute ha pubblicato un’allerta preoccupante, sia biologici che convenzionali e proprio quest’ultimi hanno avuto risultati molto deludenti. Basti pensare che nel 55% di quelli analizzati sono state trovate tracce di pesticidi.
Un ottimo risultato, invece, è stato riscontrato dalla Lidl in quanto il suo riso basmati Golden Sun in cui non è stata trovata alcuna traccia di pesticidi. Risultato deludente, invece, per una nota catena che si trova anche nel bel paese ed è una delle più diffuse ed amate. Il riso da loro venduto è risultato essere positivo a tracce di pesticidi e purtroppo in quantità che superano i limiti concessi.
Lidl stravince sulla qualità del riso: dati preoccupanti per un noto supermercato
Se la Lidl, per l’appunto, ha riscontrato ottimi analisi durante i test effettuati dalla rivista francese 60 millions de consommateur, chi ha ottenuto un risultato nettamente opposto è stato il riso a chicco lungo venduto al Carrefuor.
Al suo interno, infatti, non solo state trovate tracce di pesticidi ma tra questi c’era anche il bromopropilato, che è stato bandito in quanto classificato come un possibile elemento cancerogeno. Le quantità al suo interno non sono nemmeno rassicuranti, in quanto sembrerebbero superare i limiti concessi, ma si spera che dopo quest’analisi le cose possano nettamente migliorare.