Alessandro Borghese e il dolore mai dimenticato dello chef: tutto è accaduto quando aveva solo 17 anni. Le toccanti parole.
C’è un dolore enorme nel cuore di Alessandro Borghese che non passerà mai. Dietro il sorriso che lo chef sfoggia in televisione e sui social, infatti, c’è un’enorme sofferenza causata da un lutto tragico e che ha cambiato per sempre la sua vita. Borghese, pur essendo molto socievole, non ama parlare molto della sua vita privata. Tuttavia, in alcune interviste, si è lasciato andare parlando del dolore più grande che ha avuto nella vita: quello della morte del padre.
Tuttavia, lo chef ha affrontato un momento difficile anche in un’altra fase della sua vita. All’epoca, aveva solo 17 anni e rischio di morire nell’incendio della nave da crociera Achille Lauro.
Luigi Borghese era il padre di Alessandro Borghese ed è stato fondamentale nella vita dello chef che non nasconde di portare dentro un grandissimo dolore per la sua scomparsa. Il padre ha sempre creduto nel talento culinario del figlio che, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Verissimo in una puntata trasmessa nel 2019, lo ha ricordato con tantissimo affetto.
«Lui era il mio supereroe. Mi piaceva molto viaggiare in macchina con lui, gli facevo da co-pilota. Papà veniva da una famiglia con una grande tradizione motoristica: mio nonno, Vincenzo Alessandro, che purtroppo non ho mai conosciuto, aveva anche una scuderia motociclistica. Papà mi insegnò anche a guidare la macchina quando avevo nove anni: la spostava fuori dal garage e se sbagliavo a mettere la prima e farla partire, se ne riparlava la settimana successiva», le parole dette a Silvia Toffanin.
Nel 1994, a soli 17 anni, mentre era insieme al padre, lo chef ha vissuto un momento di grande paura durante l‘incendio della nave Achille Lauro durante il quale ha rischiato di perdere la vita.
«Avevo 17 anni, ero con mio padre e gli facevo da assistente come battitore d’asta a bordo. Facevo parte dello staff, che in questi casi scende per ultimo. Io cercavo di aiutare tutti nel possibile, poi rischiai la vita per tornare in cabina e recuperare le mie cose. Ero incosciente, non me ne rendevo conto allora, volevo solo salvare il mio walkman ultimo modello, costava 300mila lire», ha raccontato lo chef pronto a girare nuovamente l’Italia con Quattro ristoranti dove il conto è pagato da una persona inaspettata.