Quanto costa mangiare da Cracco in Galleria? Questa è una domanda che si sono poste moltissime persone ed ecco finalmente la risposta.
Mangiare da Cracco in Galleria è quella che potremmo definire una vera e propria esperienza sensoriale.
Meta preferita di celeb nostrane (e non solo), il locale è più che altro un’opera d’arte, in cui pittura, scultura e cucina si incontrano per regalare a chiunque lo raggiunga un piacere per tutti i sensi.
La location – progettata dallo Studio Peregalli – è composta da stucchi, mosaici, bassorilievi risalenti alla seconda metta dell’800.
Tutto parte dal piano terra, in cui vi è il Cafè, costituito da pareti in stucco dipinte a mano che si ergono sul un pavimento in mosaico ed un bancone che sembra catapultare i clienti nella Parigi di fine ‘800.
Salendo, al primo piano, troviamo il ristorante, in cui subito salta all’occhio la boiserie, che conduce alle sale interne (che sono tre e a cui si aggiungono anche i due privè).
Le altre sale sono poi il Fumoir, il salone dei ricevimenti, la Sala Mengoni, in cui regna sovrano il gran bancone in marmo degli anni ’20.
Nel seminterrato infine vi è la cantina, che ospita una collezione di più di 2000 etichette e 10mila bottiglie.
A questo punto però, anche alla luce di tutto ciò, una domanda sorge spontanea: quanto costa mangiare da Cracco in Galleria?
Ecco quanto costa mangiare da Cracco in Galleria
Mangiare da Cracco in Galleria, come abbiamo anticipato, è un piacere per tutti i sensi, non solo per il gusto. Ergo, è facile intuire che tutto questo abbia un costo. Ma qual è?
Andiamo in ordine, partendo subito dagli antipasti, il cui prezzo medio si aggira intorno ai 55 euro. Nel menù troviamo piatti come il petto di piccione alla brace, rucola, fichi del nostro orto e nocciole, che costa 45 euro, ma anche come l’uovo in nero, che ne costa 70.
Arriviamo ai primi: qui il prezzo scende, con una media di 46 euro. Il meno costoso è il riso mantecato allo zafferano e midollo alla piastra (45 euro), mentre i più costosi sono il riso mantecato al mascarpone, pomodoro datterino, mozzarella di bufala e cumino e lo spaghettone al pesto balsamico di capperi, peperone crusco e sarde (entrambi costano 48 euro). Tutti i piatti comunque rientrano attorno a questo range di prezzo.
Ovviamente un discorso assai diverso riguarda i secondi: qui il loro costo sale eccome. Quelli a base di pesce sono essenzialmente due: da un lato vi è il trancio di dentice fondente con salsa di zafferano, finocchietto, il più “economico”, che costa 48 euro e dall’altro vi è l’astice al barbeque, zucchine trombetta, susine e fiori in carpione, decisamente più costoso (parliamo di 60 euro).
Meno salati sono invece i prezzi dei secondi di carne. Troviamo nel menù ad esempio il musetto di maiale al “rosso”, che costa 46 euro, il vitello alla milanese, pomodoro, rucola e ciliegie, che ne costa 48 e l’animella di vitello arrosto, salsa italiana alla paprika, involtino di melanzane con scamorza e maggiorana, che ne costa sempre 48.
Chi è vegetariano oppure comunque è amante dei latticini, può provare l’apposita selezione di formaggi, tutti rigorosamente nostrani, che costa 36 euro, diventando automaticamente il piatto più economico di tutto il menù.
Infine troviamo i dessert: il loro prezzo in media si aggira attorno ai 42 euro. Il meno economico sono le crocchette di cioccolato gianduja, chinotti canditi al maraschino e caviale siberiano che arrivano a toccare i 50, mentre il più economico è il dessert al cioccolato, caramello soffiato croccante, rose e lamponi, che ne costa 38.
In sostanza, quindi, una persona che va a mangiare da Cracco in Galleria e vuole concedersi un pasto completo – composto da antipasto, primo, secondo e dessert – spenderebbe almeno 180 euro (escludendo coperto e bibite).
Esiste poi il menù degustazione, che riesce ad accontentare tutti i gusti, comprendendo piatti come l’insalata russa caramellata, la sea salad world tour, il carpaccio di melanzana alla norma e tanti altri e costa 195 euro.
Considerando che a breve sarà Capodanno, inoltre, un altro chef amatissimo, Alessandro Borghese, ha proposto un menù, il cui prezzo è letteralmente da pelle d’oca.
In ogni caso, ormai è chiaro che mangiare da Cracco in Galleria non è affatto economico, ma viste le premesse era immaginabile.