Fai attenzione a mangiare il pesce crudo: dopo averlo ingerito potresti andare incontro a spiacevoli conseguenze! Lo chef Alberto Colacchio ci ha aiutato a comprendere meglio che cos’è giusto fare per salvaguardare la nostra salute.
Il pesce crudo negli ultimi anni è diventato uno cibi dei preferiti dagli italiani. Basti pensare che durante il corso dell’ultimo periodo è aumentata a gran misura l’apertura di ristoranti giapponesi, dove sono soliti servire sushi e sashimi.
Molti però amano dilettarsi nel prepararlo in casa, ma bisogna fare molta attenzione in quanto ci sono alcuni rischi e pericoli che non bisogna affatto sottovalutare perché all’interno del pesce crudo ci sono batteri e parassiti che possono gravemente danneggiare la tua salute. Questi non sono modi di dire o luoghi comuni che si tramandano da anni senza una ragione scientifica.
Per fare chiarezza in merito a questo argomento, abbiamo scelto di affidarci alle parole di un esperto e lo chef Alberto Collacchio ci ha spiegato per quale motivo è importante abbattere il pesce crudo prima di mangiarlo. Altrimenti si potrebbe andare incontro a conseguenze davvero spiacevoli attraverso la presenza dell’anisakis nella carne del pesce.
Si trova nel pesce crudo e potrebbe farti molto male! Fai attenzione a quando lo mangi!
Mangiare il pesce crudo a volte non è la migliore della soluzioni ma ci sono casi in cui nemmeno la cottura è la soluzione al problema (ma in caso tu volessi cuocerlo sappi che siamo riusciti a scovare la ricetta del fritto perfetto che non devi assolutamente lasciarti sfuggire). Lasciamo però la parola al nostro chef di fiducia e vediamo che cos’è in grado di dirci sulla presenza dell’anisakis nel pesce crudo e perché questo potrebbe essere un danno per la nostra salute.
“Anisakis è un parassito e non un batterio. A differenza di quello che la gente spesso confonde, il batterio può essere microscopico mentre un parassita è un animale che si ciba del sangue, dei nutrienti e della carne di altri esseri viventi. Per questo viene utilizzato anche nel gergo sociale, per indicare qualcuno che vive sulle mie spalle” precisa lo chef.
“L’anisakis è un verme che vive dentro lo stomaco dei pesci azzurri. Nel momento in cui viene pescato il pesce, il parassita si accorge immediatamente della morte del pesce dove lui abita e si trasferisce dall’intestino, che va in putrefazione immediatamente, alle carni (come nel filetto o nelle branchie), nelle parti che noi andiamo a mangiare. Paradossalmente se io vado a pesca, prendo un pesce vivo, lo eviscero nel mare, pulisco le sue carni e pulisco le sue parti interiori e tolgo l’intestino, lo posso mangiare anche se non è abbattuto“.
“Ovviamente è sconsigliato, ma si può fare. Il parassita non vive nella carne del pesce me nell’intestino. Passa nelle carni nel momento in cui muore, quindi per stare tranquilli dobbiamo assolutamente abbatterlo. Mentre i batteri possono essere resistenti alle temperature basse o alte che siano, come ad esempio la salmonella che non muore nemmeno con il calore. Il parassita, invece, essendo un animale, a basse temperature muore, quindi noi andiamo ad esorcizzare il problema dell’anisakis mettendo il pesce nel congelatore almeno 18 ore (almeno a -30 grandi)” specifica ma che cosa succede se si ingerisce questo parassita?
Che cosa succede se mangiamo l’anisakis nel pesce crudo?
A fornirci la risposta ci ha pensato il portale Healthy Thewom, rivelando quali sono le conseguenze a cui potremmo andare incontro:
“Entro alcune ore dall’ingestione delle larve infette è possibile avvertire un forte dolore addominale, eventualmente accompagnato da nausea e vomito (in alcuni pazienti le larve vengono espulse proprio attraverso il vomito), mentre in caso di forma intestinale l’incubazione può durare diversi giorni”.