C’è un ingrediente presente nel lievito in polvere che potrebbe creare diversi problemi alla tua salute: devi fare molta attenzione in futuro
Il lievito è uno dei prodotti più utilizzati nelle cucine degli italiani. Negli ultimi due anni tutti hanno aumentato le dosi acquistate, soprattutto da quando l’intera popolazione è stata costretta a restare a casa per il lockdown. Durante la prima grande chiusura, infatti, i social network sono stati invasi da centinaia di video di persone che utilizzavano il lievito per qualsiasi genere di utilizzo.
Alcuni di essi hanno avuto un discreto successo e oggi continuano a pubblicare video, collezionando migliaia di visualizzazioni ogni giorno. Esistono diversi tipi di lievito e si possono facilmente trovare in qualsiasi supermercato. Il più utilizzato è quello di birra, fresco o essiccato, ma anche le bustine di lievito istantaneo sono molto diffuse. Se anche tu utilizzi le bustine di lievito istantaneo, leggi bene tutti i prodotti utilizzati per produrlo, potresti avere brutte sorprese.
Una sostanza da evitare presente nel lievito
Se hai l’abitudine di utilizzare le bustine di lievito istantaneo conosci già la differenza con quello di birra. I lieviti istantanei non hanno tempi di attesa, basta preparare un impasto, metterlo in forno e aspettare una reazione che arriverà dopo pochi secondi, in base alla presenza di acqua e alla forza del forno utilizzato. Nel lievito istantaneo è presente una sostanza da evitare, o comunque da conoscere bene prima di utilizzarla.
Questa sostanza è il difosfato disodico, un additivo spesso presente nelle bustine per dolci. Questo composto acido si trova anche in alimenti industriali, come formaggi fusi, budini, carne in scatola, prodotti impanati già pronti o salumi cotti. Secondo alcuni studi, il difosfato disodico potrebbe creare danni al metabolismo e, se utilizzato in maniera eccessiva, anche ai reni.
L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha pubblicato nel 2019 i risultati di alcune ricerche, secondo le quali la dose giornaliera non dovrebbe superare i 40 milligrammi. Secondo l’agenzia, questa dose dovrebbe essere minore se parliamo di soggetti con insufficienze renali. Il difosfato disodico non è ammesso negli alimenti destinati ai bambini fino a tre anni ma è presente in moltissimi lieviti utilizzati per dolci e pizze. Adesso lo sai, leggi bene l’etichetta prima di fare il tuo prossimo acquisto. Gli studi che riguardano questa sostanza sono molti, non tutti hanno ottenuto gli stessi risultati, quindi è probabile che bisognerà attendere qualche anno prima di avere delle risposte definitive.